Il Botswana intende diversificare la sua economia, attualmente dipendente dai diamanti, entrando nel mercato della cannabis terapeutica e dell’energia solare. Lo ha annunciato il presidente del Paese dell’Africa australe, Duma Boko, durante il suo primo discorso alla nazione.
Duma Boko ha ottenuto una vittoria decisiva alle elezioni generali del 30 ottobre, sconfiggendo il partito al potere da 60 anni, in un contesto di preoccupazioni per il rallentamento economico.
I diamanti, principale fonte di reddito del Paese, stanno affrontando una crescente concorrenza da parte delle pietre sintetiche. “Il calo di oltre il 60% dei ricavi legati ai diamanti negli ultimi anni è il chiaro segno che non possiamo più permetterci di dipendere da un’unica materia prima”, ha dichiarato il presidente, che si è insediato l’8 novembre.
“Il Botswana registra oltre 3.200 ore di sole all’anno e una media di 21 megajoule per metro quadrato, uno dei valori più alti al mondo”, ha affermato. “L’energia solare ha un enorme potenziale”. Il Paese vuole inoltre iniziare a coltivare cannabis per scopi terapeutici e canapa industriale per inserirsi nel mercato internazionale in forte crescita. “Prevediamo di aumentare notevolmente il nostro Pil grazie alla cannabis e ai prodotti derivati dalla canapa”, ha dichiarato Boko, aggiungendo: “Creeremo posti di lavoro in questo settore”.
Il presidente ha inoltre espresso l’intenzione di creare nuovi posti di lavoro nel settore delle costruzioni e di incoraggiare i giovani a intraprendere attività imprenditoriali e innovative.
Il Botswana ha incaricato Starlink, il fornitore di accesso a internet via satellite del miliardario americano Elon Musk, di sviluppare la rete internet in tutto il Paese. Starlink prevede di investire in infrastrutture che potrebbero trasformare il Botswana in un “hub” digitale per la regione, ha aggiunto il presidente.
Con una popolazione di 2,6 milioni di abitanti, molti elettori, al momento delle elezioni del 30 ottobre, hanno espresso preoccupazione per il tasso di disoccupazione, che si attesta al 27% e raggiunge il 38% tra i giovani, oltre che per la situazione economica generale.