Sono stati arrestati 14 minatori illegali, incluso un minorenne, dopo essere riemersi ieri sera dal pozzo 10, collegato al pozzo 11, nell’area di Stilfontein, nella provincia del Nord Ovest del Sudafrica. La portavoce della polizia nazionale, Athlenda Mathe, ha dichiarato che i minatori hanno scelto di venire in superficie di notte, presumendo che le autorità avessero interrotto la sorveglianza. Tuttavia, all’arrivo della polizia, alcuni sono rientrati nelle gallerie.
Secondo Mathe, l’episodio dimostra che i minatori non sono intrappolati, ma scelgono di rimanere sottoterra per evitare l’arresto: “Questo evento conferma che i pozzi 10 e 11 sono collegati. Nessuno è bloccato: i minatori possono uscire autonomamente, ma preferiscono rimanere nascosti per fuggire alla cattura”.
Durante le indagini, alcuni arrestati hanno rivelato che all’interno dei pozzi sono presenti uomini armati che confiscano cibo e acqua destinati ai lavoratori illegali, trattenendo le scorte per mantenere attive le operazioni estrattive clandestine. “I minatori ci hanno raccontato che il cibo e l’acqua forniti vengono sequestrati da questi uomini armati, che li utilizzano esclusivamente per proseguire l’estrazione illegale”, ha aggiunto Mathe.
I 14 arrestati, tutti cittadini mozambicani, si trovano attualmente nelle celle della polizia sudafricana. La polizia ha ribadito che le operazioni di monitoraggio e intervento proseguiranno giorno e notte. “Non si aspettavano che fossimo lì a quell’ora. Ma le nostre operazioni continuano 24 ore su 24, sette giorni su sette”, ha concluso Mathe.
