È ormai confermato che lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal si trova in stato d’arresto dal 16 novembre in Algeria, secondo le dichiarazioni alla stampa del suo avvocato, François Zimeray, incaricato dalla casa editrice Gallimard. Sansal, arrestato al suo arrivo all’aeroporto di Algeri, in condizioni poco chiare, non è stato ancora sentito dal pubblico ministero, secondo quanto riferito ieri dal legale, che non ha alcuna nessuna notizia specifica” sullo stato o sulle condizioni di detenzione dello scrittore di 75 anni.
Secondo Le Monde, le autorità algerine potrebbero aver preso male le dichiarazioni di Sansal al media francese Frontières, ritenuto di estrema destra, che riprendono la posizione marocchina secondo la quale il territorio del Paese, durante la colonizzazione francese, a vantaggio dell’Algeria. Si tratterebbe di una “linea rossa” per Algeri, che potrebbe portare l’autore ad essere accusato di “attentato all’integrità nazionale”.
Intervistato dall’emittente francese Rtl, l’avvocato ha chiesto che la vicenda Sansal non venisse strumentalizzata a fini politici nel contesto di tensioni tra Parigi e Algeri.
L’autore ha ricevuto ieri il sostegno dell’Accademia di Francia, che spera di vederlo “liberato senza indugio”, e dell’Accademia delle scienze d’oltremare che “chiede che riacquisti la libertà di movimento e di espressione.
Il lavoro di Sansal è stato caratterizzato da un’aperta critica agli eccessi del potere algerino e all’ascesa dell’islamismo in Europa.