Somalia, il Jubaland sospende le relazioni con Mogadiscio

di claudia

Il governo dello Stato semi-autonomo di Jubaland, in Somalia, ha dichiarato ieri di sospendere le relazioni e la cooperazione con il governo federale di Mogadiscio a seguito di una disputa sulle elezioni locali nella regione. Jubaland, che confina con Kenya ed Etiopia ed è uno dei cinque Stati semi-autonomi della Somalia, ha rieletto lunedì Ahmed Mohamed Islam Madobe come presidente regionale per un terzo mandato.

Tuttavia, il governo nazionale con sede a Mogadiscio, guidato dal presidente Hassan Sheikh Mohamud, si è opposto all’elezione, affermando che si è svolta senza il coinvolgimento federale.

Jubaland è considerata il granaio della Somalia e la capitale Kismayo è un porto strategicamente importante. La sua linea costiera delimita una zona marittima fortemente contesa, con potenziali giacimenti di petrolio e gas, rivendicata sia dalla Somalia che dal Kenya. Con l’escalation della disputa elettorale, il governo federale ha emesso un mandato di arresto per Madobe, mentre ieri Jubbaland ha emesso un mandato reciproco per il presidente Mohamud.

La disputa si inserisce nel contesto delle relazioni sempre più tese tra Mogadiscio e il Somaliland, un’altra delle sue regioni, che cerca il riconoscimento internazionale come Paese indipendente.

“Il governo di Jubbaland ha ufficialmente e completamente sospeso le relazioni e la cooperazione con il governo federale della Somalia,” ha dichiarato la sede governativa di Jubaland in un comunicato. Jubaland ha accusato Mohamud di vari reati, tra cui la violazione della Costituzione, corruzione, alimentazione di conflitti tra clan e messa in pericolo della lotta della Somalia contro gli insorti islamisti.

Mercoledì, un tribunale regionale di Mogadiscio ha richiesto l’arresto di Madobe, accusandolo di tradimento e di aver rivelato informazioni riservate a entità straniere. Resta incerto l’esito dei mandati di arresto, dato che sia Madobe che Mohamud comandano un gran numero di truppe.

Il ministro dell’Informazione somalo, Daud Aweis, ha dichiarato a Reuters che la questione è nelle mani della magistratura, incaricata di applicare le leggi attraverso le sue sentenze. Non ha risposto immediatamente alla rottura delle relazioni.

All’inizio di questa settimana, il governo nazionale ha inviato ulteriori truppe a Jubbaland in risposta all’elezione. Nel 2021, Jubaland è stata tra gli altri governi regionali che rischiarono di scontrarsi con il governo nazionale per i piani di estensione del mandato dell’allora presidente Mohamed Abdullahi Mohamed.

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