Prosegue in acque guineane, la Grande spedizione africana dell’Agenzia federale russa per la pesca, spedizione partita il 21 agosto da Kaliningrad, in Russia, che ambisce a diventare il più grande studio scientifico sulle risorse biologiche acquatiche al largo delle coste africane negli oceani Atlantico e Indiano. Questo progetto di raccolta dati durerà due anni.
Nei giorni scorsi, gli scienziati russi e guineani hanno avviato le prime ricerche nella zona economica esclusiva della Repubblica di Guinea: secondo quanto ha detto all’agenzia russa Tass il capo dell’ufficio di rappresentanza dell’Agenzia federale per la pesca in Marocco, Mikhail Tarasov, “la nave da ricerca Atlantis è entrata nel porto guineano di Conakry. A bordo si è tenuta una cerimonia di accoglienza alla presenza dell’ambasciatore russo nella Repubblica di Guinea, Alexey Popov, e del ministro della Pesca e dell’economia marittima della Guinea, Fatima Camara”.
Secondo Tarasov, gli scienziati dei due Paesi hanno avuto un incontro di lavoro per concordare il programma della prossima ricerca: per coordinare le attività, sono stati presi a bordo della nave degli specialisti del National institute of fisheries research della Guinea e rappresentanti della comunità russa residente nel Paese africano hanno visitato la nave Atlantis.
“L’indagine sulle biorisorse sottomarine che è iniziata viene condotta come parte dell’accordo firmato a settembre 2018 tra i governi della federazione Russa e della Repubblica di Guinea sulla cooperazione nel campo della pesca e dell’acquacoltura, che ha dato un nuovo impulso alle nostre relazioni. La cooperazione sulla pesca tra la federazione Russa e la Repubblica di Guinea si sta sviluppando da oltre 40 anni ed è di natura strategica e a lungo termine” ha detto Tarasov all’agenzia Tass. Oltre alla cooperazione scientifica e tecnica, negli ultimi anni sono state concordate le condizioni preliminari per la pesca delle imbarcazioni russe nelle acque della Guinea.
I compiti principali della spedizione russa riguardano l’esecuzione di un’indagine a strascico per valutare la biomassa delle risorse biologiche acquatiche demersali, la raccolta di dati per studiare le caratteristiche biologiche e la composizione in termini di dimensioni ed età delle specie di pesci e invertebrati demersali, l’esecuzione di una serie di lavori per studiare le condizioni idrometeorologiche, oceanografiche e idrochimiche per la formazione di zone di aumentata bioproduttività delle acque, la raccolta di campioni per studiare la composizione qualitativa e quantitativa delle specie di fito, zoo- e ittioplancton.
La spedizione russa comprende lavori di ricerca nelle acque costiere di 18 stati dell’Africa occidentale e nella parte occidentale dell’Oceano Indiano. La nave da ricerca Atlantniro condurrà ricerche nelle aree di Marocco, Mauritania, Nigeria, Camerun, Sao Tome e Principe, Gabon, Guinea Equatoriale, Repubblica del Congo, Angola. La nave da ricerca Atlantis condurrà lavori nelle acque marine di Mauritania, Senegal, Guinea-Bissau, Repubblica di Guinea, Sierra Leone, Mozambico, Madagascar, Mauritius, Oman, Eritrea. Il team scientifico di ogni nave è composto da 12 scienziati qualificati specializzati nel campo della ricerca acustica, oceanografica, idrochimica, idrobiologica e ittiologica. Alla spedizione sono coinvolti anche scienziati provenienti dai paesi costieri dell’Africa. Tali ricerche non venivano condotte dagli anni Ottanta.