Sudan: Rsf attaccano il campo di Zamzam, vittime e nuovi sfollati

di claudia

Il campo per sfollati interni di Zamzam, il più grande del Sudan, situato nello Stato del Darfur settentrionale, da domenica è sotto i bombardamenti delle Forze di Supporto Rapido (Rsf). Lo fanno sapere testimoni oculari e organizzazioni internazionali che operano nel campo, dove vivono 450.000 persone.

Alcune fonti hanno riferito al Sudan Tribune che le Rsf “hanno lanciato circa dieci missili verso il campo di Zamzam, uccidendo diversi sfollati e ferendone decine”. Testimoni hanno affermato che il bombardamento ha distrutto anche numerose case e costretto gli sfollati a fuggire verso le città di Shaqra e Saluma, a ovest di al-Fashir

“Ci sono vittime, panico e sfollamenti di massa tra le persone che ci vivono” ha fatto sapere Medici senza frontiere (Msf). I team di Msf hanno assistito otto feriti, tra cui donne e bambini di soli quattro anni, con gravi ferite come traumi al torace e fratture. Quattro pazienti gravemente feriti sono stati trasferiti ieri in un’altra struttura, poco prima che ricominciassero i bombardamenti vicino al mercato e all’ospedale da campo di Msf.

“La situazione è più che caotica, i pazienti e il personale medico di Mdf stanno evacuando il campo per mettersi al sicuro” si legge nella nota diffusa ieri dall’organizzazione medica. “Gli ultimi tre pazienti, che erano ricoverati in terapia intensiva e ancora dipendenti dall’ossigeno, sono stati evacuati in condizioni pericolose e ora l’ospedale di Msf è vuoto”.

“Non solo le persone muoiono di fame, ma ora sono anche sotto attacco e sono costrette a fuggire di nuovo. Siamo preoccupati per la loro sicurezza, compresa quella del nostro personale, e chiediamo con urgenza la protezione dei pazienti, dei civili, delle équipe mediche e delle strutture sanitarie nel campo di Zamzam”, ha dichiarato Michel-Olivier Lacharité, responsabile delle operazioni di emergenza di Msf. “Inoltre, deve essere garantito un passaggio sicuro a coloro che fuggono da queste violenze”.

Il governatore della regione del Darfur, Mini Arko Minnawi, ha accusato le Rsf di prendere di mira i residenti del campo di Zamzam in base all’etnia. Secondo Minnawi gli sfollati sono sottoposti a bombardamenti di artiglieria “per motivi etnici e razziali”. Minawi ha condannato fermamente l’attacco come un atto criminale.

Il campo sta attraversando una crisi umanitaria senza precedenti, dovuta alla mancanza di aiuti causata dall’assedio delle Rsf ad al-Fashir e alle restrizioni ai convogli umanitari e commerciali. 

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