L‘attivista della società vivile nigerina Moussa Tchangari è ricomparso ieri, in custodia di polizia presso il Servizio Centrale di lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata transfrontaliera (Sclct/Cto) a Niamey, a due giorni dall’arresto avvenuto davanti a casa sua nella capitale del Niger, Niamey. Secondo la stampa locale, Tchangari è ora accusato di sostegno al terrorismo, pericolo per la sicurezza dello Stato e associazione a delinquere legata al terrorismo. Tali accuse sono state confermate durante il primo incontro con il suo avvocato.
Tchangari è segretario generale dell’associazione Alternative Espaces Citoyens (Aec) e figura nota della società civile in Niger. L’Aec chiede il rilascio “immediato e incondizionato del suo Segretario Generale”, definendo arbitrarie e infondate le accuse contro di lui. In un comunicato stampa, l’associazione ha denunciato “atti retrogradi di rapimento, sequestro e trattamenti crudeli, disumani e degradanti”.
La giunta militare golpista al potere sta diventando sempre più repressiva nei confronti delle voci critiche.