Zimbabwe: allarme siccità, al via la distribuzione degli aiuti alimentari

di claudia

La devastante siccità provocata dal fenomeno El Niño ha messo in ginocchio lo Zimbabwe, lasciando 7,6 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare. Nel distretto di Chivi, nella provincia di Masvingo, gli abitanti sono ormai dipendenti dagli aiuti alimentari distribuiti dal governo, in collaborazione con il Programma alimentare mondiale (Pam) e altre agenzie umanitarie. Angela Gotore, una residente del villaggio di Madyangove, ha raccontato al sito New Zimbabwe: “La siccità ci ha lasciati senza raccolti né acqua. È difficile garantire ai nostri bambini anche il minimo necessario, ma ringraziamo il governo e le agenzie per il loro supporto”.

La crisi climatica ha decimato le colture e i pascoli, minacciando anche il bestiame. Fredy Hapazari, capo del villaggio, ha definito gli aiuti ricevuti come “un regalo di Natale anticipato” per una comunità esausta: “Se le piogge non arriveranno presto, rischiamo un’altra stagione senza raccolti”.

Per rispondere all’emergenza, il governo ha intensificato gli sforzi insieme al Pam, che punta a fornire aiuti alimentari d’emergenza a un milione di persone durante la stagione magra, da dicembre a marzo. “Il governo dello Zimbabwe resta impegnato a garantire che nessuno muoia di fame”, ha dichiarato il ministro dei Servizi Pubblici, July Moyo.

Barbara Clemens, direttrice del Pam in Zimbabwe, ha sottolineato l’urgenza di affrontare le cause della vulnerabilità: “Dobbiamo rafforzare la resilienza e prepararci ai futuri shock climatici, investendo in un’agricoltura intelligente e in sistemi di protezione sociale”.

La carenza di finanziamenti rappresenta tuttavia una sfida critica: dei 201 milioni di dollari necessari per rispondere alla crisi, il Pam ne ha ricevuti finora solo 50. Clemens ha lanciato un appello alla comunità internazionale per ulteriori risorse, evidenziando l’importanza di interventi sostenibili per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Intanto, le comunità colpite continuano a fare i conti con la scarsità di cibo e acqua, mentre lo Zimbabwe affronta uno degli episodi di siccità più gravi degli ultimi anni.

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