Insicurezza in Nigeria: l’industria dei rapimenti vale 1,3 miliardi di euro

di claudia
polizia

di Andrea Spinelli Barrile

La situazione della sicurezza in Nigeria è critica. Tra maggio 2023 e aprile 2024, la Nigeria ha registrato 614.937 omicidi e oltre 2,2 milioni di rapimenti, secondo l’Ufficio nazionale di statistica. Il Nord-Ovest e le aree rurali sono le zone più colpite.

Secondo alcuni dati diffusi nei giorni scorsi dall’Ufficio nazionale di statistica Nigeriano i numeri dell’insicurezza nel Paese sono enormi: non meno di 614.937 nigeriani sono stati uccisi e altri 2.235.954 sono stati rapiti, in tutto il Paese, tra maggio 2023 e aprile 2024. Nel giro, quindi, di appena un anno.

Questi dati sono contenuti nel “Crime experienced and security perception survey (Cesps) 2024″, l’annuario statistico sulla criminalità e i reati basato sui sondaggi condotti dall’Ufficio nazionale di statistica nigeriano tra maggio 2023 e aprile 2024: il rapporto rivela che oltre 2 milioni di nigeriani sono stati rapiti in tutto il Paese e sono stati pagati 2,2 trilioni di naira di riscatti (oltre 1,35 miliardi di euro), una cifra media di 2,7 milioni di naira per rapimento (1.600 euro circa): nonostante siano state rapite personalità di alto profilo, la maggior parte delle vittime di rapimento ha dovuto far fronte alle richieste di riscatto mobilitando intere comunità.

Circa il 91% dei rapimenti avviene a scopo di estorsione sotto forma di denaro, beni o altri benefici, il 2,4% dei casi di rapimento viene attribuito a obiettivi politici, criminali o terroristici, il 2,1% a controversie personali o familiari. Le controversie sulla custodia dei figli hanno rappresentato lo 0,5% dei casi di rapimento. Il rapporto afferma che 1.668.104 persone sono state rapite nelle aree rurali (perlopiù nel nord-ovest della Nigeria, con oltre 1,4 milioni di rapiti) e 567.850 in quelle urbane. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’82,1% degli individui rapiti è stato rilasciato, il 12,8% è stato ucciso, il 3,3% è ancora prigioniero contro la propria volontà e dell’1,3% dei casi non si conosce l’esito.

A livello nazionale, l’80,5% delle famiglie che hanno subito un rapimento ha denunciato l’episodio alla polizia (cifra che sale all’87% nelle aree rurali del nord della Nigeria). Quasi la metà dei rapimenti denunciati dalle famiglie è avvenuta in casa (49,3%), il 19,4% per strada, il 15,2% durante spostamenti in auto o altri veicoli, il 9% nei trasporti collettivi e nel 4,7% sul luogo di lavoro o scuola o nelle vicinanze: il 17,3% delle vittime è stato trattenuto per più di 3 mesi, il 16,8% tra 1 e 3 mesi, e il 45,9% tra 4 e 30 giorni. Tra i rapimenti brevi, il 16,9% è stato trattenuto tra 1 e 3 giorni, mentre il 2,6% per meno di 24 ore.

A livello nazionale, l’1,1% delle famiglie ha subito più di un episodio di rapimento: il Nord-Ovest, in tal senso, ha riportato la percentuale più alta (4,1%). Le aree rurali hanno registrato il 2,1%, rispetto allo 0,4% delle aree urbane.

Secondo il report, il tasso di omicidio è più alto nelle aree rurali (con 335.827 omicidi) rispetto alle aree urbane (dove se ne sono contati 279.110): sette nuclei familiari su dieci hanno segnalato casi di omicidio alla polizia a livello nazionale, con il 33% dei nuclei familiari che sostiene che l’assassino era una persona sconosciuta e il 23,4% che ha confermato che l’assassino era un membro della famiglia. In appena l’1% dei casi, l’assassino era il coniuge o l’amante.

Il mercato della sicurezza privata sta vedendo, con questi numeri, un espansione notevole: secondo l’Ufficio statistico infatti, i nigeriani pagano una media di 80.878 naira l’anno (50 euro) in misure di sicurezza.

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