Sudafrica, ‘oltre cento corpi’ ancora intrappolati a Stilfontein

di claudia

I minatori d’oro illegali a Stilfontein, nella provincia sudafricana del Nordovest, affermano che più di cento corpi sono ancora intrappolati sottoterra. Il Sindacato dei lavoratori delle Industrie generali del Sudafrica (Giwusa) ha avvertito che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare significativamente se non verranno prese misure per assistere i minatori illegali, che chiedono cibo, acqua e aiuti.
Il presidente di Gisuwa, Mametlwe Sebei, ha affermato all’emittente sudafricana Sabc che la mancanza di cibo e forniture mediche sottoterra potrebbe causare un aumento del numero di vittime.

“Quando abbiamo comunicato l’ultima volta con loro, penso circa due settimane fa o giù di lì, dicevano che erano otto… poi il numero è salito a 15. La polizia stessa sul terreno, contrariamente a quanto dicono i portavoce a livello nazionale, era disperata e voleva dire di ristabilire il sistema di soccorso della comunità dopo che lo avevano smantellato”.

“Sapevano – aggiunge Sebei – che, contrariamente all’idea che quei minatori non sono intrappolati, in realtà lo sono. E se non ristabiliscono il sistema di recupero, finirà che moriranno tutti”.

Da settimane, la polizia locale ha intensificato i controlli nella zona di Stilfontein e affermato la volontà di porre fine alle attività di estrazione illegale, pericolose per le persone e dannose per l’ambiente. Per evitare di essere arrestati, i minatori illegali si sono barricati sottoterra. A partire da venerdì, è stato sospeso il rifornimento di cibo e acqua ai minatori che lavorano clandestinamente nei pozzi. 

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