Namibia, maggiore protezione per i venditori ambulanti

di claudia
mercato africano

Agnes Kafula, parlamentare dello Swapo, sta promuovendo una mozione per garantire ai venditori ambulanti maggiore protezione sociale e previdenza, riducendo così le tensioni con la polizia e contrastando la criminalizzazione del commercio informale. Lo riporta The Namibian.

La proposta arriva dopo che l’Assemblea nazionale ha adottato uno dei primi rapporti della commissione parlamentare permanente per l’economia e la pubblica amministrazione. Il documento è incentrato sulla mozione presentata da Kafula nel 2023, che invoca l’attuazione della Raccomandazione (R204) dell’Organizzazione del lavoro sulla transizione dall’economia informale a quella formale.

Kafula ha spiegato a The Namibian di aver maturato questa proposta dopo aver osservato in altre nazioni africane un’organizzazione più strutturata per il commercio informale. “Abbiamo bisogno di mercati equi con servizi essenziali come acqua e servizi igienici. Se c’è una tariffa da pagare, si può trovare un accordo”, ha dichiarato.

Il comitato parlamentare raccomanda che la polizia, in collaborazione con enti governativi come la Commissione per la sicurezza sociale, eviti qualsiasi forma di molestia o criminalizzazione dei commercianti informali.

Il portavoce della città di Windhoek, Harold Akwenye, ha riconosciuto che la disponibilità di aree commerciali designate è insufficiente rispetto alla domanda, rendendo difficile ospitare tutti i venditori ambulanti. Tuttavia, ha sottolineato che nei mercati esistenti ci sono spazi disponibili e ha invitato i commercianti a contattare il municipio per richiedere posti.

Akwenye ha inoltre evidenziato la necessità di investimenti significativi per migliorare le infrastrutture dei mercati, tra cui servizi igienici, fornitura d’acqua e gestione dei rifiuti.

Il presidente della Walvis Bay Business Chamber, Johnny Doeseb, ha sottolineato l’importanza del commercio informale per l’economia namibiana, affermando che circa il 67% dei commercianti del Paese opera nel settore informale. “Se riuscissimo a trasformare questo 67% in attività formali, la nostra economia sarebbe più forte e la creazione di posti di lavoro non sarebbe più un problema”, ha dichiarato.

Doeseb ha accolto con favore l’adozione della relazione in Parlamento e si è detto fiducioso che le raccomandazioni saranno discusse e attuate per migliorare le condizioni dei commercianti informali. 

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