Sono costati al continente oltre 1200 miliardi di euro in 30 anni i traffici e flussi illeciti di denaro in uscita verso paesi terzi o paradisi fiscali. E’ quanto emerge dell’ultimo rapporto della banca africano di sviluppo (Bad) e del centro di ricerca Global Financial Integrity (Gfi) intitolato “I flussi finanziari illeciti e il problema dei trasferimenti netti di risorse provenienti dall’Africa; 1980-2009”.africamappamondo
Gli autori del rapporto sottolineano quanto il fenomeno comprometta lo sviluppo economico del continente e che l’importo dei capitali in fuga negli ultimi trent’anni, tramite pratiche di corruzione, tangenti, evasione fiscale e atre attività illegali, sia equivalente all’attuale Prodotto interno lordo (Pil) dell’Africa.
In testa alla classifica dei capitali usciti illegalmente figurano l’Algeria, la Libia, la Nigeria, il Sudafrica, l’Egitto e il Marocco.
“Il nostro rapporto dimostra la falsità dell’idea secondo la quale è l’Occidente a iniettare denaro in Africa grazie agli aiuti e ai capitali privati, senza ricevere molto in ritorno. Di fatto, l’Africa è creditrice nei confronti del resto del mondo da decenni” ha detto Raymond Baker, direttore del Gfi.
In rapporto non prende in considerazione i flussi di denaro, spesso scambiato in contanti, generati dal traffico di droga, della tratta degli esseri umani e di altre attività criminali. * Celine Camoin – Atlasweb