Una campagna di vaccinazione contro la poliomielite, che potrebbe beneficiare 150.000 bambini con meno di cinque anni sui Monti Nuba e nel Nilo Blu, è bloccata da un conflitto che in queste regioni alla frontiera meridionale del Sudan contrappone l’esercito di Khartoum e un gruppo ribelle.
I combattimenti, riferisce oggi il quotidiano Sudan Tribune, stanno impedendo l’avvio di un programma del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’ostacolo principale sono i contrasti tra il governo e i ribelli dell’Esercito di liberazione popolare del Sudan-Nord (Splm-N) sulle modalità di intervento degli operatori umanitari. L’Splm-N chiede che nelle zone sotto il suo controllo non entrino i rappresentanti della Commissione per l’azione umanitaria, un organismo sospettato di avere legami con i servizi segreti del governo. Khartoum si oppone a che gli operatori arrivino dall’Etiopia o dal Sud Sudan, aggirando in questo modo i controlli dell’esercito e potendo in teoria portare aiuti ai ribelli.
Sui Monti Nuba e nel Nilo Blu i combattimenti sono ripresi nel 2011, sei anni dopo la fine della Seconda guerra civile del Sudan e in coincidenza con la nascita di uno Stato indipendente del Sud. Il conflitto ha colpito centinaia di migliaia di persone, molte delle quali costrette a fuggire in Etiopia o in Sud Sudan. Fonti della MISNA sui Monti Nuba hanno riferito ancora ieri di bombardamenti aerei dell’aviazione di Khartoum. – Misna