Sono oltre 3.000 i rifugiati nigeriani in fuga dalla setta islamista Boko Haram accolti in Ciad. Lo ha reso noto il Primo Ministro ciadiano Kalzeubé Pahimi Deubet, secondo il quale anche 500 cittadini ciadiani sono rientrati nel Paese a causa delle violenze degli estremisti nigeriani.
Secondo le informazioni raccolte dall’Agenzia Fides, la crisi nel nord-est della Nigeria si sta sempre più estendendo agli Stati vicini, anche per le minacce rivolte in un video attribuito al leader di Boko Haram, Aboubakar Shekau, al Presidente del Camerun, Paul Biya. Nel video un uomo che sembra il capo della setta islamista, ha minacciato di far crescere la violenza in Camerun se il Paese non abolisce la Costituzione e abbraccia l’islam. Negli ultimi mesi, i militari del Camerun hanno respinto diverse offensive lanciate al confine tra Nigeria e Camerun. La conquista della base della cosiddetta task force multinazionale (formata da militari di Nigeria, Ciad, Niger e Camerun) a Baga sulla riva nigeriana del Lago Ciad, offre ora a Boko Haram una posizione strategica dalla quale lanciare eventuali attacchi non solo contro Maiduguri (la capitale dello Stato nigeriano di Borno) ma anche contro Niger, Ciad e Camerun. – Ag. Fides