Il vertice dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad) che si è tenuto sabato scorso a Mogadiscio passerà alla storia non tanto per i contenuti e i temi discussi, quanto perché si è trattato del primo summit regionale tenuto in Somalia negli ultimi 20 anni, e senza incidenti.SomaliaIgad
A sottolineare questo fatto è stato il rappresentante speciale dell’Unione Africana in Somalia, Amamn Sidikou, il quale ha definito l’evento “la chiara testimonianza di un cambiamento del panoramo politico e della sicurezza in Somalia”.
A Mogadiscio sabato si sono ritrovati i ministri degli Esteri dei paesi Igad – Somalia, Eritrea, Etiopia, Kenya, Uganda, Sud Sudan, Sudan, Gibuti – i quali nel comunicato di chiusura hanno preso atto dei progressi del governo federale somalo, sia per quanto riguarda il controllo del territorio sia nei negoziati con il Puntland; nel comunicato è stata poi sottolineata la necessità di continuare gli sforzi per recuperare i territori ancora controllati dagli Shabaab.
Il vertice di Mogadiscio – dove l’Igad si dovrebbe riunire di nuovo tra qualche mese – è servito anche a fare il punto sulla situazione politica a Gibuti, dove nei mesi scorsi si è assistito a frizioni tra governo e opposizione poi rientrate.
Ma lo spazio maggiore è stato dedicato alla Somalia, alle prossime tappe politiche che dovrebbero portare ad elezioni, e ha riconosciuto il ruolo di mediazione che in Somalia è stato giocato da Gibuti e soprattutto dalla Turchia.- – Atlasweb