La cosa che colpisce di più è l’assenza o comunque la relativa marginalità del tema, soprattutto se confrontata alla copertura che ne stanno dando i media occidentali. La questione Boko Haram in questi giorni in Nigeria è sì trattata, ma non come per esempio è anche oggi riscontrabile sui siti dei principali media generalisti europei. La prima pagina dei giornali nigeriani è in effetti dedicata alla campagna elettorale in corso per le prossime elezioni di febbraio.nigeriabokoharamcaliffato
L’unico a fare breccia nei posti che contano delle home page è l’arcivescovo di Jos, monsignor Ignatius Kaigama, secondo cui l’Occidente sta ignorando la minaccia rappresentata da Boko Haram quando invece la Nigeria meriterebbe le stesse attenzioni che i questi giorni sono state tributate alla Francia dopo l’attacco contro la redazione di Charlie Hebdo.
Secondo alcuni osservatori, il recente attivismo di Boko Haram e gli attacchi che sta conducendo nella zona del lagi Cxiad devono essere letti anche alla luce delle prossime elezioni. Gli attacchi stanno poi avvenendo in una zona, quella del lago Ciad, già al centro delle attenzioni di tutti i paesi prospicienti una delle riserve idriche più importanti della regione.
Salvare il lago Ciad – che ha visto la propria ampiezza ridotta di migliaiia di chilometri quadrati a causa del clima e dell’azione dell’uomo – come è stato detto proprio alcuni mesi fa in un vertice tebnuto in Italia, significa garantire lavoro e sopravvivenza a milioni di persone. Ma significa anche garantire quella sicurezza che oggi viene messa in discussione dalle azioni di Boko Haram. – Atlasweb