Oltre 8000 persone sono state spinte a fuggire oltreconfine, per lo più in Niger, a causa di una campagna militare contro il gruppo armato Boko Haram avviata dall’esercito nel nord-est della Nigeria il mese scorso: lo ha riferito, in una nota, l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur/Unhcr).
Secondo le stime dell’organismo, 6240 tra cittadini nigeriani, nigerini e ciadiani hanno oltrepassato il confine con il Niger. Più di 700 ciadiani sarebbero tornati nel loro paese d’origine, insieme con 155 nigeriani. In Camerun, invece, sarebbero arrivate 1200 persone.
L’offensiva dell’esercito contro Boko Haram è cominciata il 12 maggio, due giorni dopo l’entrata in vigore di uno stato di emergenza nelle regioni nord-orientali di Borno, Yobe e Adamawa.
Secondo l’Acnur, molti civili hanno raggiunto il Niger dalla zona di Baga, una cittadina sul Lago Ciad teatro ad aprile di una delle stragi più efferate tra quelle legate a Boko Haram. Durante e dopo una battaglia tra soldati e militanti del gruppo armato erano state uccise più di 200 persone, in maggioranza civili. In quest’occasione, fonti della MISNA avevano denunciato anche responsabilità specifiche dell’esercito. – Misna