Il ministro dell’Interno tunisino, Lotfi Ben Jeddou, mette in guardia dai rischi che possono venire dal propagarsi di “ideologie pericolose” affermando che il terrorismo non puo’ essere sconfitto solamente dalla collaborazione tra le forze di sicurezza ma anche dalla messa in campo di un vasta campagna di prevenzione, nei quali i media hanno un ruolo fondamentale, che si basi sulla capacità di trasmettere i valori sui quali si basa la società civile. Il riferimento è a quei 9000 giovani ai quali lo scorso anno è stata impedita la partenza verso Siria ed Iraq per arruolarsi tra le fila dell’Isis, per i quali ha ammesso che non vi sono programmi particolari per il reintegro in società da parte dello Stato o associazione della società civile e che potrebbero influenzare negativamente con le loro idee le persone che li circondano. In una dichiarazione riportata dalla Tap Ben Jeddou insiste sul fatto che la lotta al terrorismo debba essere combattuta su più fronti. (ANSAmed)