Manca ormai solo l’autorizzazione formale del governo di Kinshasa perché parta l’offensiva delle forze Onu contro i ribelli delle Forze democratiche di liberazione del Rwanda, attivi nell’est del Congo. Lo ha spiegato oggi uno dei portavoce della missione di stabilizzazione delle Nazioni Unite nel paese (Monusco).
In linea di principio, ha ricordato Charles Bambara, tutte le istituzioni coinvolte – compreso dunque il governo congolese – “hanno optato per l’operazione militare” e ora si attende il via libera delle stesse autorità statali, il cui esercito ha affiancato i caschi blu in altre azioni contro varie sigle ribelli. “Il giorno del lancio ufficiale di questa operazione – ha poi notato Bambara – può sorprendere tutti”. Un altro portavoce della Monusco, il tenente colonnello Félix-Prosper Basse, ha dichiarato che la data non può essere annunciata pubblicamente “per ragioni di sicurezza”.
L’ultimatum nei confronti dei ribelli ruandesi perché disarmassero era scaduto il 2 gennaio. Nei giorni scorsi, la stampa ruandese vicina al governo, che spinge per l’offensiva, aveva attribuito i ritardi nella mobilitazione della Monusco a differenze di vedute tra due dei paesi che compongono la brigata d’intervento rapido della missione, Tanzania e Sudafrica. – – Misna