Lunedì 2 febbraio è partita la campagna di crowdfounding (raccolta fondi) che permetterà di realizzare il progetto «Integrazione clandestina/Clandestine integration». Di che cosa si tratta? È un progetto ambizioso il cui scopo è favorire il dialogo tra Africa ed Europa attraverso due strumenti: il viaggio e l’arte. «Integrazione clandestina/Clandestine integration», in primis, è un viaggio in barca a vela della durata di due mesi, dal 15 giugno al15 agosto, che avrà inizio a Siviglia per poi raggiungere e incontrare le comunità di Tangeri, Algeri, Tunisi e Mazara del Vallo. A bordo di Iolanda, il motoveliero sul quale verrà effettuata la regata, verranno ospitati otto artisti, (scrittori, illustratori, blogger), provenienti da entrambe le sponde del Mediterraneo il cui compito sarà confrontarsi, discutere e interagire. L’obiettivo finale è produrre un’opera letteraria scritta a più mani e unica nel suo genere.
La raccolta fondi si svolgerà dal 2 febbraio al 18 marzo tramite il portale «Produzioni dal basso», dove il progetto è inserito all’interno del network della Banca Popolare Etica. La campagna mira a raccogliere 10.600 euro, il budget base per far partire il progetto. La cifra sarà impiegata per ultimare i lavori di messa in sicurezza e restyling di Iolanda, per finanziare l’accoglienza a bordo dell’equipaggio e sostenere i costi di copertura assicurativa e quelli necessari per trasferire l’imbarcazione fino al luogo della partenza.
Perchè è importante permettere a Iolanda e «Integrazione clandestina/Clandestine integration di partire»? Perché è necessario che il Mediterraneo torni a essere elemento d’unione tra le terre che la racchiudono, perché è necessario che le sue genti s’incontrino e si conoscano, perché è da tali processi che nasce la ricchezza e il progresso dell’essere umano. «Vogliamo dimostrare che l’integrazione è possibile – spiegano gli organizzatori – e non va confusa con l’omologazione. Integrazione significa accettarsi, rispettarsi senza pensare che il proprio modo di vivere sia l’unico valido. Il nostro progetto nasce per dimostrare che il dialogo è possibile e costruttivo».
«Integrazione clandestina/Clandestine integration» è un progetto promosso, ideato e coordinato da Abracadabra Onlus, cooperativa sociale di Sassari. Partners del progetto sono: il Dipartimento di Storia e Scienze dell’Uomo dell’Università di Sassari, l’Università di Siviglia, il Centro Escapes sulle migrazioni forzate dell’Università di Milano, la Fondazione Sevilla Acoge, la testata giornalistica «Africaeuropa», l’associazione Culture Vultures di Fez in Marocco, la casa editrice Edes Edizioni. «Integrazione clandestina/Clandestine integration» è portato avanti in collaborazione con il Servizio Affari Internazionali della Regione Sardegna e patrocinato dall’Unione dei Comuni del Logudoro.
Per effettuare la donazione è necessario collegarsi a questo link e sarà possibile donare quote che vanno dai 5 ai 500 euro, così che «la raccolta possa essere veramente popolare e alla portata di tutti». Sarà inoltre possibile effettuare donazioni anche sul c/c dedicato di Banca Popolare Etica intestato a: Abracadabra Onlus, Iban: IT22H0501803200000000196349
Per ulteriori informazioni: https://www.produzionidalbasso.com/project/clandestine-integration/
Si può seguire il progetto anche su Facebook (Clandestine Integration); sul sito: www.clandestineintegration.org; su Youtube (Clandestine Integration).
Contattaci: clandestineintegration@gmail.com