La Corte penale internazionale (Cpi) consentirà al vicepresidente keniano William Ruto di assentarsi da alcune udienze del processo che lo vedrà imputato a partire dal prossimo settembre in relazione alla violenze post elettorali del 2008 ; Ruto dovrà però essere obbligatoriamente presente alla sessione d’apertura e all’udienza finale. Queste le decisioni rese note ieri dalla V Camera di giudizio della Corte che ha di fatto respinto una richiesta con cui lo stesso Ruto chiedeva di partecipare attraverso un collegamento video a distanza.
La Corte ha anche minacciato la possibilità di un arresto nel caso di condotte inappropriate di Ruto rispetto ai suoi “obblighi” processuali.
Per gli stessi motivi, dovrebbe invece aprirsi il 7 luglio il processo all’attuale presidente keniano Uhuro Kenyatta.
I nuovi casi aperti dalla Cpi hanno suscitato proteste a livello continentale. Lo scorso maggio, l’Unione Africana ha chiesto alla Cpi di ritirare le accuse per crimini contro l’umanità mosse a Kenyatta e Ruto. Presentato dall’Uganda, il documento approvato dall’UA chiedeva che il processo venisse affidato a tribunali nazionali o che l’inchiesta fosse riavviata. – Atlasweb