Si preannunciano tempi duri per i produttori di mango, un frutto tropicale negli ultimi anni sempre più apprezzato e redditizio: Stati Uniti e Unione Europea (Ue) hanno approvato norme sull’uso dei pesticidi e la “qualità” dei frutti che rischiano di colpire le esportazioni del Ghana e di altri paesi africani.
Sulla base delle nuove regole, negli Stati Uniti e nei 27 paesi dell’Ue sarà possibile importare solo frutti cresciuti in serre al riparo da mosche e parassiti o che prima della vendita siano esposti a radiazioni in impianti appositi. Secondo Vespar Suglo, un dirigente dell ministero dell’Agricoltura, per la maggior parte degli agricoltori le serre sono un miraggio. Quanto alle radiazioni, in Ghana impianti del tipo richiesto non esistono affatto.
In questo paese dell’Africa occidentale il mango è una delle produzioni sulle quali i contadini hanno puntato di più negli ultimi anni, anche come alternativa al cacao e ad altre colture tradizionali. Secondo il portale di informazione Ghana Business News, d’altra parte, le normative americane ed europee sulle importazioni di frutta potrebbero colpire ben 27 paesi africani. – Misna