I primi comizi elettorali in vista delle presidenziali del 28 luglio si sono svolti in Mali ieri, primo giorno di campagna elettorale durante la quale i 28 aspiranti alla massima carica dello Stato dovranno convincere i cittadini maliani desiderosi di uscire da una pagina buia della loro storia, ma anche timorosi per la sicurezza e per il futuro del paese.
Mancano soltanto tre settimane all’appuntamento con le urne ma non tutti gli aventi diritto hanno la propria tessera elettorale e si stanno affrettando ad andare a ritirarla presso gli appositi centri. In centinaia di migliaia forse non potranno partecipare al voto, dopo essere fuggiti nei paesi limitrofi anche per le operazioni militari in corso nel nord del paese.
La data del 28 luglio tuttora non incontra consensi unanimi tra la popolazione e tra i candidati, secondo cui il paese non è ancora pronto per un appuntamento di tale importanza.
Per consentire la campagna elettorale sono stati rimossi lo stato di emergenza e il coprifuoco, in vigore dallo scorso gennaio in concomitanza con l’offensiva a guida francese contro i gruppi radicali armati che avevano preso il controllo del nord del paese.
Il voto si svolgerà sotto la supervisione di osservatori elettorali internazionali, dei caschi blu della Minusma e delle forze armate francesi.* Celine Camoin – Atlasweb
