23/07/13 – Egitto – Ex-presidente Morsi “rapito” dai militari, famiglia annuncia azioni legali

di AFRICA

Hanno denunciato il “rapimento” del padre, l’ex-presidente egiziano Mohamed Morsi, e annunciato azioni legali contro i vertici dell’esercito e le autorità egiziane i familiari dell’ex-capo di Stato dell’Egitto, deposto dalle forze armate il 3 luglio scorso sulla scia di massicce proteste di piazza.

In un’animata conferenza stampa, tenuta ieri al Cairo, due dei figli di Morsi hanno attaccato il governo egiziano.

Il figlio maggiore, Osama, ha detto che l’ultima volta che la famiglia è stata in grado di parlare col padre è stato il 3 luglio scorso, annunciando di volersi rivolgere alla Corte Penale Internazionale e a gruppi per la difesa dei diritti umani per indagare sul “rapimento di Morsi”.

“Adiremo per vie legali sia a livello nazionale che internazionale nei confronti di Abdul Fattah al-Sisi,  il capo del colpo di stato militare, e il suo gruppo di golpisti” ha detto la figlia di Morsi, Shaimaa parlando coi giornalisti.

La famiglia ha poi detto di ritenere l’esercito egiziano responsabile “della salute e della sicurezza” dell’ex-presidente.

Se alcuni media egiziani ritengono che Morsi sia detenuto per ragioni di sicurezza nella sede centrale della Guardia Repubblicana, il 10 luglio il ministero degli Esteri egiziano ha ufficialmente reso noto che Morsi si “trova in un posto sicuro” e “viene trattato bene”, sottolineando che non gli è permesso di uscire “per garantire la sua stessa incolumità”.

Intanto ieri, in un nuovi violenti scontri tra fazioni politiche pro e anti Morsi almeno una persona è morta e altre 12 sono rimaste ferite secondo un bilancio diffuso in serata dalla tv di stato egiziana. – Atlasweb

 

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