Parlando ieri a una cerimonia militare, trasmessa dalla televisione di Stato, infatti, il capo dell’esercito egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha invitato la gente a scendere in strada per dare alle forze armate il mandato necessario per affrontare la “violenza e il terrorismo potenziale”.
“Io chiedo alla gente di scendere in strada domani (Venerdi, ndr) per dimostrare la loro volontà e dare a me, all’esercito e alla polizia, il mandato per affrontare qualsiasi possibile violenza o atto terroristico” ha detto il generale Sisi.
Le parole del militare, che secondo molti commentatori hanno chiaramente dimostrato chi comandi realmente in Egitto dopo la destituzione del presidente Mohammed Morsi, sono chiaramente una provocazione ma anche, evidenziano alcuni analisti, il segno della frustrazione dei potenti militari egiziani per le proteste contro il governo ad interim che non accennano a diminuire.
Le tensioni di domani, infatti, potrebbero nascere dallo scontro tra manifestazioni di diverso colore politico.
Portavoce dei Fratelli Musulmani hanno fatto sapere che, nonostante le parole del generale Sisi, venerdì si terranno comunque le manifestazioni previste per protestare contro la rimozione del presidente Morsi in quello che il movimento politico egiziano definisce “un colpo di Stato militare”.
Gli scontri degli ultimi giorni tra gruppi pro e anti Morsi, secondo un bilancio parziale e ancora incerto, avrebbero già provocato la morte di almeno 15 persone e quasi una novantina sarebbero rimaste ferite.* Ernesto Sii – Atlasweb
