I magistrati di N’Djamena hanno disposto il non luogo a procedere per il caso di Ibni Oumar Mahamat Saleh, oppositore scomparso nel 2008 durante un’offensiva di gruppi ribelli che avevano raggiunto la capitale del Ciad.
“Il procedimento avviato nel 2009 sulla base di un’indagine internazionale per rapimento, scomparsa e assassinio – si legge in un’ordinanza dei magistrati – non ha permesso di identificare gli autori, i coautori e i complici dei fatti”. Proprio oggi, in coincidenza con la decisione di N’Djamena, la procura di Parigi ha però annunciato l’apertura di una nuova inchiesta a partire da una denuncia presentata dai figli dell’oppositore.
Fondatore del Partito delle libertà e dello sviluppo, Saleh scomparve nel febbraio 2008. In quei giorni, con il sostegno dei servizi di sicurezza francesi, l’esercito del Ciad era impegnato a respingere un’offensiva partita da basi al di là del confine con il Sudan. Saleh era una figura di spicco dell’opposizione al presidente Idriss Deby Itno, salito al potere nel 1990 grazie a un colpo di Stato. – Misna