Negli ultimi anni in gran parte dell’Africa è diventato un fenomeno di moda. E molte persone, soprattutto le ragazze (ma anche molti ragazzi), pensano di non poterne fare più a meno. Ora anche la Costa d’Avorio, tra i primi Paesi nel continente, ha bandito le creme che sbiancano la pelle. Il ministro della Sanità ha annunciato formalmente: «Le creme sbiancanti e quelle a scopo igienico che depigmentano la pelle sono vietate». Con questo divieto le autorità sperano di fermare una tendenza che mette a serio rischio la salute di molti giovani. Secondo gli esperti, queste creme possono provocare tumori, diabete e seri traumi alla pelle.
Justin Kluk, dermatologa britannica interpellata sul tema dalla Bbc, ha spiegato che la preoccupazione maggiore riguarda i prodotti realizzati artigianalmente che possono contenere ingredienti molto pericolosi come il mercurio oppure avere dosi di steroidi eccessive. «Gli steroidi – ha detto la Kluk – sono spesso presenti in quantità superiori rispetto a quelle tollerate e prescrivibili. Queste creme possono causare una serie di problemi di salute grave, come acne, assottigliamento della pelle, glaucoma o cataratta se applicati vicino agli occhi. Oppure, se applicata sul corpo, possono causare ipertensione arteriosa, diabete, osteoporosi, aumento di peso, disturbi dell’umore».
Le autorità comunque non si fanno troppe illusioni. Il divieto difficilmente fermerà completamente il commercio (illegale) di creme artigianali. In Gambia, dove il divieto è già operativo da anni, vengono ancora impiegate. In Sudafrica, Paese in cui sono in vigore le leggi più severe al mondo contro gli sbiancanti per la pelle, la University of Cape Town studio ha scoperto che più di un terzo delle donne sudafricane ancora li compra. La nazione in cui è più diffuso l’uso di queste creme è la Nigeria, dove più del 75% delle donne le acquista.