Sud Sudan, è guerra. E si aggrava la crisi umanitaria

di Enrico Casale
sono ripresi gli scontri in sud sudan

sono ripresi gli scontri in sud sudanIl Sud Sudan è ripiombato nella guerra civile. Si sperava che il Presidente Salva Kiir e il suo vice Riek Machar, esponenti rispettivamente dell’etnia maggioritaria dinka e di quella minoritaria nuer, riuscissero a trovare un’intesa per dare un futuro sereno al Paese più giovane del mondo (indipendente dal 2011) e, invece, dopo i colloqui tra le parti terminati a marzo e un periodo di stallo, gli scontri sono ripresi.  L’esercito di Juba ha lanciato un’offensiva verso Leer, il luogo di nascita del leader ribelle Riek Machar. È significativo che gli scontri siano ripresi proprio nello Stato di Unity, dove si concentrano gran parte delle risorse petrolifere, la maggiore ricchezza del Paese.

Di fronte all’avanzata dei combattimenti, decine di migliaia di persone hanno abbandonato le loro case e si sono date alla fuga. La violenza degli scontri ha costretto anche alcune organizzazioni non governative a ritirare il personale per timore di attacchi. Secondo l’Onu, più di 300mila persone sono senza aiuti. «Le violenze – spiegano i funzionari dell’Onu – arrivano in un momento in cui le scorte di cibo sono ai livelli più bassi dell’anno».

La guerra civile è scoppiata nel dicembre 2013, quando il presidente Sava Kiir ha accusato Machar, il suo vice, di aver pianificato un colpo di Stato. Machar ha sempre negato negato l’accusa, ma ha poi formato un esercito ribelle per combattere le truppe governative. Le parti hanno firmato due accordi, uno il 23 gennaio 2014 e l’altro il 2 febbraio di quest’anno, ma sul campo non si è visto alcun risultato. Le violenze sono continuate a bassa intensità e ora sono riprese con tutta la loro forza. L’Onu stima che diecimila persone siano state uccise dall’inizio del conflitto e che la guerra civile abbia causato 1,5 milioni di sfollati.

Condividi

Altre letture correlate:

Lascia un commento

Accetto la Privacy Policy

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.