Ancora una volta il cinema africano è il grande assente del Festival di Cannes. Pochi titoli e tutti nelle sezioni parallele o fuori concorso: Lamb, opera prima del regista etiope Yared Zeleke, inserita all’ultimo momento, racconta la storia di un giovane pastore; O Ka di Soulemane Cissè è uno spaccato della speculazione finanziaria e immobiliare in Mali. Nabil Ayouch con Much Loved, storia di prostitute a Marrakech e Fyzal Boulifa con il corto Rate Me raccontano le inquietudini del Marocco, in bilico tra modernità e tradizione.
I tempi di gloria del cinema africano sono passati ma almeno Cannes li omaggia presentando la versione restaurata dalla World Cinema Foundation di Scorsese di La Noire de… del grande Sembene Ousmane, nella foto.
Info: www.festival-cannes.com