Dopo decenni trascorsi ad esportare petrolio greggio e importare paradossalmente benzina, la Nigeria si doterà della più grande raffineria di petrolio d’Africa, diventando autosufficiente e in grado di esportare prodotti raffinato anche all’estero. Il progetto sarà realizzato da Aliko Dangote, l’uomo più ricco della Nigeria e dell’Africa, e comprende anche la realizzazione di un impianto petrolchimico e di un impianto per la produzione di fertilizzanti.
Pur essendo il principale esportatore di greggio in Africa, la Nigeria finora non è stata in grado di dotarsi di raffinerie moderne e ha pagato un alto prezzo anche in termini sociali oltre che economici. Dangote ha ottenuto finanziamenti per 6 miliardi di dollari e la sua società ne metterà a disposizione altri 3 per superare questo gap creando contemporaneamente migliaia di posti di lavoro. “Per la prima volta nella nostra vita – ha detto Dangote ai media nigeriani – vedremo la Nigeria esportare prodotti petroliferi. La vedremo anche esportare fertilizzanti piuttosto che importarli utilizzando valuta pregiata guadagnata faticosamente”.
Attualmente la Nigeria importa i tre quarti del suo fabbisogno di carburanti con le due raffinerie di cui dispone a Port Harcourt che non sono mai entrate pienamente a regime. Il governo è poi costretto a spendere miliardi di dollari per mantenere sussidi e calmierare il costo della benzina alla pompa. – Atlasweb