Chi l’ha frequentata, o ci è stato anche una sola volta, lo sa. L’Etiopia è un Paese fantastico dal punto di vista turistico. La gente è cordiale. La natura è strepitosa e varia: si va da montagne altissime a canyon mozzafiato, da fiumi impetuosi a foreste lussureggianti. La storia millenaria ha lasciato testimonianze in ogni angolo del Paese. Sarà per queste sue caratteristiche che all’Etiopia è stato assegnato il premio di migliore meta turistica del mondo. Il riconoscimento le è stato assegnato dal Consiglio europeo del turismo e del commercio, un’organizzazione non-profit dell’Unione europea.
Con 681mila visitatori nel 2013, contro i 468mila del 2010, il turismo ha registrato un balzo significativo negli ultimi anni nel Paese. Anche se l’Etiopia non è la prima destinazione africana e di cammino ne ha ancora molto da fare, se pensiamo che, nel 2013, 10 milioni di visitatori si sono recati in Sudafrica e 9.500.000 in Marocco.
Assegnando il premio il Consiglio europeo del turismo e del commercio ha voluto sottolineare la ricchezza e l’ottima conservazione dei monumenti storici del Paese. Come dargli torto? Pensiamo ad Addis Abeba, la capitale, e ai suoi antichi palazzi; a Lalibela, la città monastica dichiarata patrimonio dell’umanità, famosa per le sue chiese scavate nella roccia; a Bahar Dar e al lago Tana con le sue 37 isole e i suoi monasteri storici; alle rovine di Axum, che rappresentano dell’antica Etiopia.
Per il Governo etiope, il turismo è un’importante motore di sviluppo. Dopo l’agricoltura e l’industria, è la terza industria nazionale e contribuisce notevolmente alla crescita del Pil. Pil che nel 2015-2016 potrebbe aumentare del 10%.