La Corte del Cairo per gli Affari urgenti ha stabilito la dissoluzione d’autorità del movimento dei Fratelli Musulmani e la confisca di tutte le proprietà del gruppo, intensificando ulteriormente il livello dello scontro politico nel paese.
Secondo i media che riportano la notizia, il tribunale cairota ha emesso un’ingiunzione preliminare in attesa che una corte superiore si pronunci con un verdetto definitivo.
L’ingiunzione è stata stabilita dopo la denuncia di un partito della sinistra laica, Tagammu, che ha accusato la Fratellanza di “sostenere il terrorismo” e di utilizzare la religione a scopi politici.
Se confermato, il bando ai danni della Fratellanza Musulmana rischia di accendere di nuovo le tensioni in Egitto eliminando alla radice qualsiasi possibilità di cominciare un processo di riconciliazione e democratizzazione politica che includa anche i sostenitori del deposto presidente Mohamed Morsi.
Negli scontri con le forze di polizia seguiti alla deposizione di Morsi ed alla formazione del nuovo governo ad interim, sono più di 1000 le persone rimaste uccise, la maggior parte delle quali sostenitori dell’ex presidente, mentre migliaia sono state arrestate. – Atlasweb
