Cade il primo governo figlio della Primavera araba. L’esecutivo islamista tunisino guidato da Ennahda si dimetterà al termine dei negoziati con l’opposizione laica per dar vita a un governo di salvezza nazionale che porti il Paese a nuove elezioni.
La sorte del governo – incapace di risolvere l’emergenza disoccupazione e di far ripartire l’economia del Paese – è stata segnata dall’uccisione del leader dell’opposizione Chokri Belaid, nel febbraio scorso, che scatenò un’ondata di protesta contro il partito di maggioranza, accusato di aver compiuto un omicidio di Stato.
Protagonista della crisi di governo il principale sindacato tunisino che giovedì scorso ha portato centinaia di migliaia di persone in piazza costringendo Ennadha a fare un passo indietro senza condizioni per far uscire il Paese dallo stallo politico. – Euronews