Uccisi a sangue freddo da un groppo di terroristi: a raccontare le modalita’ della morte di Ghislaine Dupont e Claude Verlon, i reporter di Rfi nel Mali ritrovati senza vita ieri a Kidal, e’ stato il ministro degli Esteri francese Francois Fabius intervenuto oggi sull’emittente radiofonica. “Uno dei due e’ stato colpito da due proiettili, l’altro con tre – ha detto Fabius – e i killer sono stati proprio coloro contro cui combattiamo, i gruppi terroristici che si oppongono alla democrazia e alle elezioni”. Dupont, 57 anni e Verlon, 55, erano entrambi considerati esperti del Mali. In particolare la giornalista aveva passato nel continente 27 anni dopo essere stata assunta da Rfi nel 1987.
Fabius ha spiegato che i corpi dei giornalisti sono stati ritrovati due ore dopo la morte da una pattuglia militare francese a circa 12 chilometri a est di Kidal, giacenti vicino a una macchina. I giornalisti aveva chiesto di essere portati li’ dalle truppe della missione francese che pero’ avevano rifiutato e avevano allora accettato un passaggio da un convoglio delle Nazioni Unite. L’obiettivo dei due era quello di intervistare un portavoce del gruppo separatista Tuareg Movimento nazionale per la liberazione di Azawad (Mnla). (AGI) .
