Le dichiarazioni della multinazionale anglo-olandese Shell, in base alle quali la maggior parte delle fuoriuscite di greggio dagli oleodotti sarebbero causate da sabotaggi e tentativi di furti, sono spesso false secondo quel che afferma l’organizzazione non governativa Amnesty International, diffondendo un rapporto in cui sottolinea come le indagini che vengono compiute in merito agli incidenti vengano manipolate.
Il rapporto intitolato ‘Cattiva informazione: indagini sulle fuoriuscite di petrolio nel Delta del Niger’ mostrerebbe come la società petrolifera abbia più di una volta fornito risposte “elusive, fuorvianti o addirittura false” sulle cause delle fuoriuscite, sulla loro quantità o sul livello e l’adeguatezza delle misure di bonifica.
La conclusione del rapporto è che il sistema di accertamento delle cause delle fuoriuscite non è affidabile poiché non esiste alcun obbligo per le compagnie petrolifere di fornire prove complete ed indipendenti e che i volumi di greggio registrati come fuoriusciti il più delle volte sono stimati al ribasso, con la conseguenza per le comunità locali colpite di risarcimenti inferiori oppure del tutto assenti.
Nel rapporto vengono evidenziate gravi carenze anche da parte di Nigerian Agip Oil Company, sussidiaria dell’italiana ENI.
“Sebbene Agip operi in una zona più piccola della Shell – si legge nel documento – negli anni recenti, presso le sue operazioni, si sono verificati almeno il doppio delle fuoriuscite registrate rispetto a Shell”.* Michele Vollaro – Atlasweb