08/11/13 – Marocco-Algeria – Scontro su Diritti uomo e Sahara occidentale

di AFRICA

 

Il copione che Marocco ed Algeria seguono, ormai da anni, nei loro rapporti ufficiali e che nasce dalla controversia sul Sahara Occidentale, ha riportato, negli ultimi giorni, la tensione diplomatica a livelli altissimi e che potrebbero avere degli sviluppi sino a ieri impensabili. Il Sahara Occidentale, di cui il Marocco s’è impossessato trentotto anni fa, dopo l’abbandono della regione da parte della Spagna, è rivendicato dal popolo saharawi che ha creato una entità statuale autonoma, che Rabat non riconosce, nè potrebbe altrimenti, considerandola virtuale. L’Algeria, visti gli antichi e ”consolidati” rapporti di cattivo vicinato con il Marocco, s’è schierata con i saharawi che, appunto in Algeria, hanno i principali insediamenti.

Le schermaglie che ciclicamente si manifestano tra i due Paesi hanno raggiunto, nelle ultime settimane, un livello di conflittualità molto pericoloso, alimentato anche dalla rabbia popolare che, da questo e quel lato del confine, talvolta esplode con atti clamorosi, come il recente oltraggio alla bandiera algerina esposta sul consolato di Casablanca, che è stata staccata e strappata.

Da tempo la diplomazia soprattutto ufficiosa si muove, ma spesso quanto accade pubblicamente appare come una risposta a problematiche interne ai due Paesi più che alla manifesta volontà di elevare i toni della contesa. Com’era prevedibile una recente presa di posizione del presidente algerino Abdelaziz Bouteflika in materia di violazioni dei Diritti dell’Uomo nel Sahara occidentale (ha chiesto l’istituzione di una commissione internazionale) non poteva restare senza risposta e Mohamed VI ha colto al volo l’occasione datagli dalla celebrazione della Marcia Verde (quella che portò il Marocco a integrare nel suo territorio la vasta area desertica) per replicare duramente e sulla stessa materia. ”Il Marocco – ha detto il monarca – rifiuta di ricevere lezioni, soprattutto da parte di chi si fa beffa sistematicamente dei diritti dell’Uomo”. Una risposta che ha già scatenato reazioni in Algeria, dove soprattutto i frequentatori dei social network hanno lanciato una offensiva a base di commenti taglienti e di salaci battute sulla sortita del re. Ma ora, dopo i duelli dialettici ancorchè violenti alla luce del sole, la palla, come sempre, passa alle rispettive diplomazie, per riportare la querelle nell’ambito della ragionevolezza. * Diego Minuti  – (ANSAmed).

 

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