Somalia, ritorna la diplomazia Usa

di Enrico Casale
usa in somalia

usa in somaliaGli Stati Uniti hanno ricostituito una missione diplomatica per la Somalia. Per il momento la missione non avrà una sede a Mogadiscio, ma opererà presso l’ambasciata degli Usa in Kenya, e non è stato neppure nominato un nuovo ambasciatore. Ma la creazione di una missione è il primo passo per ripristinare pieni rapporti con il Paese del Corno d’Africa.
Secondo il Dipartimento di Stato i funzionari americani,  non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno, potranno recarsi in Somalia. Gli Stati Uniti si ritirarono dalla Somalia nel 1993, dopo che 18 soldati americani vennero stati uccisi nella capitale Mogadiscio nella battaglia resa famosa dal film «Black Hawk Down».

La decisione di Washington segue quella di numerosi altri Paesi che hanno già aperto proprie rappresentative diplomatiche a Mogadiscio. Tra questi la Turchia e la Gran Bretagna. Ma anche l’Italia, che ha aperto la proprioa ambasciata nel compound dell’aeroporto di Mogadiscio. La rappresentanza, guidata da Fabrizio Marcelli, era stata chiusa nel 1991.

Questa attività diplomatica è il segno di un’attenzione particolare della comunità internazionale nei confronti delle, per ora fragili, istituzioni somale guidate dal 2012 dal Presidente Hassan Sheikh Mohamud. Il Paese è ancora bel lungi dall’essere stabilizzato. Continui attacchi da parte delle milizia fondamentaliste al Shabaab rendono insicuro il territorio. Ma il sostegno internazionale al Governo è un primo segnale di attenzione verso il lento processo democratico in corso che potrebbe riportare stabilità nella travagliata nazione del Corno d’Africa: La Somalia non conosce pace dal 1991, anno della caduta di Mohammed Siad Barre.

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