Sud Sudan, il calcio unirà il Paese?

di Enrico Casale

la nazionale sudsudaneseLa nazionale di calcio del Sud Sudan, Paese indipendente dal 2011, ha vinto la prima gara di qualificazione per la Coppa d’Africa che si disputerà il prossimo anno. La vittoria (1-0) è arrivata di sabato contro la Guinea Equatoriale, semifinalista nella passata edizione della Coppa.
Al di là della vittoria che rappresenta una notizia in sé, il calcio può rappresentare qualcosa di più per il Sud Sudan nazione che da due anni si dibatte in una sanguinosa guerra civile.

Secondo Goc Alei Chabur, Presidente della Federazione calcio del Sud Sudan, il football potrebbe addirittura contribuire a portare la pace. «Attraverso il calcio si può fermare la guerra – ha detto Chabur -. Il calcio esalta e unisce una nazione, perché non è più una questione di etnie o partiti politici, ma di vivere insieme un evento sportivo che lega tutti i cittadini».

In queste settimane, il Paese sta godendo di una pausa dei combattimenti dopo la firma di un’intesa di pace delle parti in conflitto. Una firma che è arrivata dopo forti pressioni da parte della comunità internazionale sia sul Presidente Salva Kiir sia sul suo avversario il Vicepresidente Riek Machar. Il rischio è che, sebbene sia stata trovata un’intesa, le milizie legate alle due parti continuino a combattersi sul campo non ubbidendo agli ordini di deporre le armi. Finora il conflitto ha ucciso decine di migliaia di vittime e circa due milioni di persone hanno dovuto lasciare le loro case.

Nonostante i gravi problemi, Chabur ha grandi speranze nella squadra nazionale di calcio. Composta da diverse etnie, la formazione potrebbe unire la nazione. E portare così il Sud Sudan su quel sentiero di pace e concordia dalla quale lo hanno fatto deviare le armi.

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