La nuova legge egiziana che pone limitazioni al diritto di manifestare suscita proteste al Cairo. Scontri con le forze dell’ordine.
Studenti delle Università di Al-Azhar e Assiut hanno sfidato la norma, appena firmata dal Presidente ad interim Adly Mansour, che vieta tra l’altro che i cortei partano dalle moschee, come avviene spesso.
Il portavoce del Presidente difende così il provvedimento: “Chiunque voglia organizzare un incontro pubblico, un corteo o una protesta deve presentare una richiesta scritta alla stazione di polizia più vicina, specificando il luogo in cui si terrà, con un anticipo di almeno tre giorni lavorativi.”
Previste multe elevatissime per chi violerà le nuove disposizioni e fino a 7 anni di carcere a chi sarà accusato di violenze durante i cortei.
Il provvedimento potrebbe forse condizionare anche la futura campagna elettorale. A gennaio dovrebbe tenersi un referendum sulla nuova costituzione egiziana; successivamente elezioni legislative e presidenziali.
“Con questa legge – afferma un abitante del Cairo, Amir Ibrahim – perdiamo tutto ciò che abbiamo ottenuto dalla rivoluzione del 25 gennaio.Restringerà la libertà di protestare e organizzare sit-in come sta succedendo in varie Università.”
Anche molte ong criticano la legge, che darebbe carta bianca per disperdere con la forza ogni raduno pacifico. – Euronews