Iniziera’ il prossimo maggio il censimento della popolazione angolana, e partira’ proprio dall’identificazione e dalla conta dei bambini di strada, un fenomeno molto diffuso nel paese che vede minori scappare di casa a causa di maltrattamenti in famiglia o per condizioni di diccolta’ dei genitori. L’ultimo censimento in Angola e’ stato fatto 43 anni fa, nel 1970, quando ancora nel paese c’era il colonialismo portoghese. Secondo quanto reso noto dall’Istituto nazionale di Statistica (Ine) le indagini partiranno da 9 province pilota. Poi nel 2014 tocchera’ a tutto il paese ma con una particolare attenzione ai ‘meninos de rua’. Il fenomeno e’ talmente diffuso che spesso nelle sedi della tv nazionale arrivano adulti che accompagnano bambini trovati in difficolta’ per strada. I piccoli appaiono davanti alle telecamere prima del tg della sera e riferiscono il loro nome e il quartiere dove vivevano nella speranza che qualcuno li vada a riprendere. Dopo i bambini tocchera’ alle famiglie e alle abitazioni. Secondo l’ultima stima dell’Ine nel 2013 la popolazione angolana e’ cresciuta fino a 21 milioni di abitanti. I tecnici da mesi stanno lavorando alla mappatura cartografica dal paese considerando che in molte zone periferiche ci sono baracche e case che vengono innalzate continuamente e questo comporta la creazione di fatto di strade dove prima non esistevano. – Agi