Una Corte d’appello egiziana ha respinto il ricorso dell’imam Ahmad Mahmoud Abdullah, il predicatore salafita imprigionato e condannato per aver bruciato una Bibbia nel corso di una manifestazione. Lo rendono noto fonti egiziane consultate dall’Agenzia Fides. Il ricorso dell’imam ha avuto comunque l’effetto di ridurre la condanna comminata all’imam da undici a cinque anni di prigione.
L’imam Abdullah, meglio noto come Abu Islam, già proprietario dalla canale televisivo al-Ummah,
aveva compiuto il gesto sacrilego l’11 settembre 2012, durante le manifestazioni svoltesi davanti all’ambasciata Usa al Cairo per protestare contro un film che denigrava il Profeta Mohammad. A quelle manifestazioni avevano preso parte anche molti cristiani.
lo scorso febbraio Abu Islam aveva rilasciato dichiarazioni deliranti riguardo ai casi di donne violentate nel corso delle manifestazioni di piazza Tahrir, sostenendo che le vittime degli stupri si erano unite alle manifestazioni non per protestare, ma con il tacito desiderio “di essere violentate”. – Ag. Fides