India e Africa, un’alleanza più forte

di Enrico Casale
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logo summit india-africaTra le nazioni asiatiche, non solo la Cina è interessata all’Africa. Anche l’India guarda con sempre maggiore interesse ai mercati e alle risorse africane. Non è un caso che dal 26 al 29 ottobre New Delhi abbia ospitato il vertice India-Africa, un’occasione di incontro tra capi di Stato, politici, uomini d’affari per stringere rapporti istituzionali e siglare affari. Un appuntamento alla quale l’Africa si è presentata al completo con 52 leader politici.

In Africa, l’India ha un’immagine migliore rispetto a quella della Cina. Quest’ultima è accusata di sfruttare le grandi risorse minerarie ed energetiche del continente senza alcun rispetto per le popolazioni locali. New Delhi invece è vista come un partner più corretto e attento alle esigenze di un continente, quello africano, che potrebbe diventare il motore della crescita economica globale dei prossimi decenni.

Con una popolazione stimata in 1,1 miliardi di persone e un Pil totale del valore di oltre 2.800 miliardi di dollari, l’Africa è cresciuta di oltre il 5% negli ultimi anni. Attualmente l’interscambio con l’India ammonta a 74 miliardi di dollari l’anno, ma si ritiene che, entro la fine del 2015, potrebbe aumentare a 90 miliardi. Finora, l’India ha sviluppato 137 progetti in 41 Paesi africani. Un gran numero di Paesi africani, tra cui Tanzania, Sudan, Mozambico, Kenya e Uganda, ha grandi riserve di petrolio e di gas il cui sviluppo potrebbe interessare a New Delhi. Ma l’India vuole investire anche nel settore per alimentare per rafforzare la sua crescita.

«Due terzi degli indiani e due terzi degli africani ha meno di 35 anni – ha detto il premier indiano Narendra Modi al termine del vertice -. E se è vero che il futuro appartiene ai giovani, allora questo è il nostro secolo…»

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