Uomini armati non meglio identificati a bordo di un convoglio hanno aperto il fuoco sull’aeroporto militare di Ndolo, nella capitale, costringendo soldati della forze aeree ad intervenire: lo hanno riferito fonti aeroportuali citate dalla stampa locale ed internazionale, senza precisare però il numero di assalitori né l’eventuale bilancio di vittime. Poco dopo è arrivata la smentita del governo. “E’ un incidente successo fuori dall’aeroporto. Un militare che presta servizio come agente di sicurezza per una società privata ha aperto il fuoco contro un ladro, mettendolo in fuga” ha dichiarato Lambert Mende. Il portavoce dell’esecutivo ha aggiunto che il militare, che ha esploso cinque colpi d’arma da fuoco, è stato poi arrestato dalla polizia militare e verrà processato per “uso abusivo e illegale di munizioni”.
L’incidente verificatosi ieri sera ha subito suscitato preoccupazione tra gli abitanti di Kinshasa, teatro lo scorso 30 dicembre di attacchi simultanei contro l’aeroporto internazionale e la sede della radiotelevisione nazionale, conclusi con un bilancio di 103 vittime. Altri disordini, la cui responsabilità è ancora tutta da chiarire, hanno alimentato tensioni anche a Lubumbashi, seconda città del paese nella provincia mineraria del Katanga (sud-est), e all’aeroporto di Kindu, capoluogo della provincia diamantifera del Maniema (est).
Da allora le autorità hanno rafforzato il proprio dispositivo di sicurezza per le strade di Kinshasa con pattuglie miste di poliziotti e militari dispiegate nei punti nevralgici e a tutela della popolazione. Parte degli attacchi nella capitale è stata rivendicata da sostenitori del pastore evangelico Joseph Mukingubila Mutombo, candidato alle presidenziali del 2006 vinte dall’attuale capo di stato Joseph Kabila. Nel messaggio per il nuovo anno Kabila ha invitato la popolazione alla “vigilanza a 360 gradi”. I servizi segreti congolesi hanno aperto un’inchiesta per verificare sospetti di presunte complicità tra gli assalitori e membri delle forze di sicurezza. – Misna