I gruppi armati dell’est del Congo che finanziato le loro attività belliche con il contrabbando d’avorio e il bracconaggio saranno oggetto di sanzioni internazionali. Lo stabilisce una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu secondo cui i soggetti coinvolti in attività illegali di questo genere saranno soggetti a divieti di espatrio e congelamento dei beni.
Il Consiglio ha rinnovato inoltre l’embargo sulle armi imposto alle varie milizie attive nel paese.
“È un grande passo avanti nella lotta per la salvaguardia delle foreste e dei parchi naturali del paese” ha commentato il Wwf .
L’uccisione di elefanti e altri animali selvatici è una delle drammatiche conseguenze dell’incuria e dei conflitti che si trascinano in varie zone del paese. Secondo un censimento recente, nel parco della Garamba, nord-est del Congo, ci sono meno di 2000 elefanti superstiti rispetto ai 22.000 presenti negli anni ’70.
Una risoluzione simile era stata adottata all’inizio della settimana per il Centrafrica, dove i bracconieri stanno approfittando della confusione generata dalle rinnovate violenze per dare la caccia agli elefanti a al loro avorio. Purtroppo finora le sanzioni adottate nei confronti dei gruppi armati per altri tipi di attività illegali – notoriamente il commercio di minerali preziosi – hanno avuto poco o nessun impatto nel contrastare il fenomeno. – Misna