Riformare le forze armate e mettere fine al coinvolgimento dei militari in politica. È il mandato della commissione che si è appena insediata in Burkina Faso sotto la guida del colonnello Moné Alassane.
I 15 commissari avranno sei mesi per elaborare un progetto di riforma che sarà poi consegnato al ministero della Difesa. “Nel rinnovamento democratico anche l’esercito deve passare attraverso una riforma profonda” è stato il commento del presidente di transizione Michel Kafando, che a breve passerà le consegne a Roch Marc Christian Kaboré, vincitore delle elezioni del 29 novembre scorso.
Il ruolo dei militari nella politica del Burkina Faso è sempre stato forte: di otto capi di stato, sei provenivano dalle forze armate, compreso Blaise Compaoré (fuggito, dopo 27 anni al potere, ad ottobre 2014 in seguito a una sollevazione popolare) e il suo popolare predecessore Thomas Sankara. Le stesse elezioni del 29 novembre erano state rinviate dopo un tentativo fallito di golpe guidato, a settembre, dal generale Gilbert Diendéré.
(10/12/2015 Fonte: Misna)
Burkina Faso – Si studia la riforma delle forze armate
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