In Nigeria è riapparso lo spettro della guerra del Biafra. Sembrava che quel conflitto fosse stato sepolto dalla Storia e che quelle antiche tensioni non si dovessero più presentare. Invece eccolo riapparire.
La notizia è il rilascio di Nnamdi Kanu, un attivista pro Biafra che era stato arrestato a ottobre dal Dipartimento dei Servizi di Stato con l’accusa di aver gestito Radio Biafra, un’emittente illegale. L’ordine di scarcerazione è stato pronunciato dall’Alta corte di Abuja dopo che l’accusa ha ritirato le accuse penali contro di lui. Kanu è il volto nuovo di una battaglia antica, quella della secessione della regione sudorientale e la creazione di uno Stato indipendente per la popolazione igbo. Nei mesi scorsi, lui e un gruppo di collaboratori hanno organizzato una serie di proteste in tutto il Paese. Mercoledì scorso, i manifestanti hanno preso d’assalto Lagos, capitale commerciale della nazione, chiedendo la liberazione di Kanu e l’indipendenza del Biafra.
Così, quello che sembrava un capitolo chiuso nella Storia della Nigeria, si sta, neanche troppo lentamente, riaprendo. La crisi del Biafra è scoppiata nel 1967 quando Emeka Odumegwu-Ojukwu, governatore militare dell’allora Regione orientale della Nigeria, dichiarò unilateralmente la Repubblica indipendente del Biafra nel Sud-Est del Paese. Odumegwu-Ojukwu accusava il Governo federale di aver ucciso migliaia di igbo a seguito di un tentato golpe. Il Biafra fu riconosciuto solo da un piccolo numero di Paesi durante la sua esistenza: Gabon, Haiti, Costa d’Avorio, Tanzania, Israele e Zambia. Malgrado la mancanza di un riconoscimento ufficiale, altri Paesi fornirono assistenza militare. In modo particolare, Francia, Rhodesia e Sudafrica. L’aiuto del Portogallo fu cruciale per la sopravvivenza della repubblica. L’allora colonia portoghese di Sao Tomè e Principe divenne un centro di raccolta degli aiuti umanitari. La moneta del Biafra fu stampata aLisbona, che era anche sede dei principali uffici d’oltremare del Biafra.
Alla dichiarazione di indipendenza, la Nigeria rispose con un blocco economico e invase il territorio il 6 luglio 1967. Si scatenò una guerra civile che causò una carestia che uccise migliaia di persone (forse addirittura un milione). Il conflitto terminò nel 1970 con la sconfitta del Biafra e la fuga di Emeka Odumegwu-Ojukwu. Il Biafra fu nuovamente annessa alla Nigeria. Abuja tornò quindi in possesso anche dei ricchissimi giacimenti di petrolio del Paese presenti nella regione.
Ora, dopo quasi cinquant’anni, si torna a parlare di Biafra e di secessione. Un’altra tegola per il Presidente Buhari.