Diverse persone sono rimaste ferite nel pomeriggio di oggi a Bukavu, nell’est della Repubblica democratica del Congo, quando la polizia ha aperto il fuoco su una folla di persone riunitesi per accogliere il leader di opposizione Vital Kamerhe. Lo riferiscono alla MISNA fonti missionarie presenti nella capitale provinciale del Sud Kivu, secondo cui i disordini sono avvenuti prima ancora che Kamerhe arrivasse in piazza dell’Indipendenza, dove avrebbe dovuto tenere un comizio.
Il capofila dell’Unione per la Nazione congolese (Ucn) – la cui Carovana della pace, partita da Goma sta facendo un tour delle regioni orientali del paese – era stato accolto all’aeroporto di Bukavu “da migliaia di persone in festa”.
Poco distante dall’aeroporto, “un contingente di un centinaio di uomini della polizia ha sbarrato la strada impedendo al corteo di proseguire” racconta un missionario sul posto, secondo cui “dopo aver lanciato dei lacrimogeni, gli agenti hanno aperto il fuoco sulla folla”.
Almeno cinque persone sono state ricoverate all’ospedale di Celpa a Bukavu con ferite di arma da fuoco. Al momento non è chiaro perché le forze dell’ordine – che avevano intimato a Kamerhe di non proseguire la sua carovana – abbiano reagito con tale violenza. Qualcuno, riferiscono le fonti, “sostiene che nel suo comizio Kamerhe avrebbe voluto parlare della morte del colonnello Mamadou Ndala, eroe della lotta contro il gruppi armati nell’est del paese, ucciso il 2 gennaio 2013 in un’imboscata nei pressi di Beni”. La sua morte, avvolta da una fitta serie di interrogativi, è oggetto di pesanti censure da parte delle autorità congolesi.
Vital Kamerhe – ex alleato del presidente Joseph Kabila e oggi uno dei suoi più strenui oppositori – ha chiesto ai gruppi armati di deporre le armi e lasciare la sicurezza delle città della regione orientale nelle mani delle forze armate (Fardc) e della missione Onu (Monusco). – Misna
