Anche attentatori suicidi avrebbero preso parte a un nuovo attacco attribuito a Boko Haram a Bama, nello stato nord-orientale di Borno, sferrato 24 ore dopo i proclami di vittoria della “guerra” contro il gruppo estremista pronunciati da un portavoce della presidenza.
Secondo fonti locali rilanciate da media internazionali, nella mattinata di ieri la località ha vissuto ore di scontri che avrebbero provocato un numero indeterminato di morti e feriti e gravi danni a numerosi edifici.
Al momento non è disponibile un bilancio esatto dell’attacco: l’esercito ha affermato di aver ucciso diversi assalitori, ma senza fornire un numero. Secondo fonti militari, i militanti di Boko Haram sarebbero arrivati a Bama – città di circa 30.000 abitanti – ieri all’alba a bordo di fuoristrada e camion, pesantemente armati, per ritirarsi solo nel pomeriggio; avrebbero usato bombe, attaccando anche i blindati governativi, e dato fuoco a numerose abitazioni. Anche il palazzo dell’emiro di Bama sarebbe rimasto danneggiato.
Il portavoce della polizia dello stato di Borno, Gideon Jibril, ha ammesso che ottenere informazioni precise sull’accaduto resta ancora difficile, anche a causa del pessimo stato della rete telefonica.
Appena martedì l’assistente speciale del presidente Goodluck Jonathan, Doyin Okupe, aveva dichiarato che i militari nel nord “dominano la situazione”; affermazioni che stridono con quelle del governatore di Borno, roccaforte di Boko Haram, Kashim Shettima, che ha invece chiesto rinforzi avvertendo che gli estremisti “sono meglio armati e più motivati” delle forze di sicurezza. – Misna