di Claudia Volonterio
A Livorno, città toscana che si affaccia sul mare, si allena tra sogni e speranze una squadra di calcio locale, denominata Africa Academy Calcio, l’unica composta interamente da giovani provenienti da diversi Paesi del continente, che hanno vissuto sulla pelle le difficoltà delle rotte migratorie. L’Academy è anche un’associazione umanitaria e ne fanno parte attualmente quaranta ragazzi. La gioia del calcio è la loro più grande motivazione.
La squadra e associazione umanitaria Africa Academy Calcio nasce nel 2016 per volere del presidente dell’Academy, Franco Marrucci. L’intento iniziale, portato avanti negli anni, è sempre stato quello di offrire ai tanti giovani provenienti dal continente, che hanno vissuto sulla pelle le difficoltà e l’inferno del viaggio attraverso il Mediterraneo, una possibilità di crescita, inserimento nel territorio e gioia: quella che uno sport come il calcio, di cui sono appassionati tanti giovani, è in grado di dare. La squadra gioca nel campionato Uisp. L’Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti) – si legge sul sito – ha l’obiettivo di estendere il diritto allo sport a tutti i cittadini. Lo sport per tutti è un bene che interessa la salute, la qualità della vita, l’educazione e la socialità. In quanto tale esso è meritevole di riconoscimento e di tutela pubblica.
L’Africa Academy Calcio si propone ai giovani che entrano a far parte della squadra, composta da quaranta ragazzi, come un riferimento non solo sportivo, ma anche famigliare e sociale. Si occupa del supporto medico, come le visite agonistiche necessarie per giocare, o specialistiche in caso di infortunio sul campo. I giovani giocatori possono inoltre frequentare dei corsi per imparare la lingua italiana e sono seguiti anche nella complessità burocratica per poter rimanere in Italia. Attraverso l’Ufficio Immigrazione, i ragazzi vengono accompagnati nelle varie fasi legali come permessi di soggiorno, permessi speciali, ricongiunzioni, o nella ricerca di un alloggio, una delle questioni più complesse e difficoltose.
L’Academy è un’associazione auto organizzata che si finanzia attraverso i soci che ciclicamente versano nelle loro casse quanto serve per comprare il necessario. I ragazzi si allenano come dei veri sportivi, ricevendo dall’Academy l’abbigliamento tecnico per giocare, ma anche quello utile fuori dal campo, come maglioni, scarpe, maglie termiche, giubbotti, guanti per le mani.
Purtroppo, tra le maggiori difficoltà che la squadra si trova a sperimentare ancora oggi durante i campionati c’è l’ombra del razzismo, che si insinua in un luogo, quello dello sport, che dovrebbe invece portare a un incontro con l’altro. “I ragazzi sono costantemente informati di non cadere nella trappola delle provocazioni – spiega il presidente – in quanto l’ignoranza che accompagna molti degli avversari è immensa. La cosa ci ha stupito perché abbiamo sempre ritenuto che lo Sport possa essere un veicolo altamente valido per far fare un salto di qualità ai nostri ragazzi attraverso l’integrazione”.
La presenza sul territorio di una squadra, “Black team”, come viene chiamata localmente, è importante anche per ciò che comunica. “Gli avversari non hanno maturato l’abitudine a vedere giornalmente o settimanalmente una squadra completamente africana” spiega il presidente.
Tra le difficoltà che la squadra incontra ci sono anche i lavori che questi ragazzi fanno per mantenersi, precari e su turni, che compromettono spesso la loro possibilità di allenarsi con costanza o, in alcuni casi, li porta a dover lasciare il gioco. Anche in quel caso però, l’Academy non li abbandona, mantenendosi come un supporto fondamentale per la vita dei giovani anche fuori dal campo.
Per l’impegno e la visione verso il futuro che questa associazione abbraccia tutti i giorni, l’Africa Academy Calcio è stata insignita dal CONI NAZIONALE della “Menzione Speciale” per motivi umanitari e, successivamente, da Africa Award dell’Oscar per i Diritti Umani.
