Solcare tutte le rotte culturali e iconografiche del Mediterraneo, svelando nuove mappe per navigare la contemporaneità: è questo l’orizzonte di ricerca del MedFilm Festival, la manifestazione fondata e diretta da Ginella Vocca che da ventinove edizioni porta le cinematografie dei paesi affacciati sul grande mare nei cinema, nelle biblioteche e nei musei di Roma. Così scrive Luigi Coluccio su MyMovies presentando il festival diffuso in città come online.
Dal 13 al 26 novembre, infatti, un’ampia e significativa selezione dei film di questa edizione sarà disponibile su MYmovies, per un sodalizio che mira a puntare ancora di più i riflettori su opere, culture e nazioni così vicine e interconnesse tra loro.
“A guidare la folta rappresentanza del MedFilm 2023 c’è, in modo significativo, il film di apertura del Concorso Ufficiale, Endless Borders, ultima regia dell’iraniano Abbas Amini, presentato in anteprima italiana assoluta al festival: un viaggio personale e collettivo al confine tra Iran e Afghanistan, una storia di lotta, amore e riscatto”, scrive l’esperto.
In programmazione c’è anche Dancing on the Edge of a Volcano di Cyril Aris, meta-documentario sul tentativo di Mounia Aki di girare un suo film e sullo sforzo del Libano tutto di rimanere in piedi.
Si passa dai confini che ci sono a quelli che potrebbero venir meno perché tutto sta crollando con Trovare, o ritrovare, il proprio posto nel mondo è la quest che sta al centro di Behind the Mountains e The Mother of All Lies: il primo titolo, firmato da Mohamed Ben Attia, vede l’ex-detenuto Rafik imbarcarsi in una fuga on the road per svelare al figlio quello che ha scoperto (o pensato di scoprire); il secondo, debutto nel lungo di Asmae El Moudir, è il tentativo autobiografico della regista di mappare il proprio passato per avere finalmente una bussola nel presente.